Ti sei mai chiesto perché alcuni brand si imprimono nella nostra memoria, mentre altri scivolano via più facilmente? Non basta offrire un prodotto impeccabile o lanciare una campagna pubblicitaria brillante: oggi, emergere significa molto di più. Avere successo e differenziarsi dagli altri marchi significa creare una strategia di brand awareness capace di coinvolgere, emozionare e ispirare fiducia.
Con i cambiamenti radicali degli ultimi anni, costruire una connessione significativa con il pubblico sarà il fattore decisivo tra l’essere scelti o ignorati. Ma come fare la differenza? Quali strategie permettono a un brand di farsi ricordare e, soprattutto, di essere scelto?
Cliccheresti mai sul primo risultato di Google se non conosci il brand che si è posizionato proprio lì? Per molti la risposta è no e la ragione risiede nel fatto che essere semplicemente “visibili” non è più sufficiente. Le aziende che vogliono distinguersi, sia nel mondo offline che online, devono fare molto di più che inseguire notorietà e attenzione temporanea. È diventato essenziale costruire una presenza che ispiri fiducia, autorevolezza e competenza, non solo agli occhi dei clienti, ma anche ai motori di ricerca che ancora guidano le scelte dei consumatori.
Tra una moltitudine di brand e marchi diversi come può un’azienda emergere e posizionarsi come prima scelta? Il segreto sta nella costruzione di una solida web reputation: non si tratta solo di “esserci” ma di essere conosciuti come un riferimento autorevole nel settore.
Cos’è la brand awareness e perché è cruciale per il successo di un brand
Quando parliamo di brand awareness, o in italiano di “notorietà del marchio”, ci riferiamo alla capacità di un brand di essere riconosciuto dal pubblico di riferimento. Tuttavia, questa consapevolezza va oltre la mera visibilità: non basta che un marchio sia conosciuto in senso quantitativo; è essenziale che esso diventi sinonimo di determinati valori e qualità, rendendosi immediatamente riconoscibile e memorabile.
Ogni azienda, infatti, ha qualità e segni distintivi che vanno valorizzati per creare un’identità di marca che sia riconoscibile. La brand awareness è quindi fondamentale per il successo aziendale, poiché quando un brand è ben conosciuto, ha più probabilità di essere considerato dai consumatori durante il loro processo decisionale di acquisto.
La piramide di Aaker: come misurare la brand awareness
Quando si parla di brand awareness, il modello a piramide di David Allen Aaker offre un’ottima chiave di lettura. Aaker, economista statunitense e figura di spicco nel mondo del branding, ha suddiviso la conoscenza di un marchio in quattro stadi che aiutano a capire come i consumatori percepiscono e interagiscono con esso, ovvero:
- unaware of brand: alla base della piramide i potenziali clienti non conoscono ancora l’esistenza del brand o dei suoi prodotti;
- brand recognition: salendo di un gradino, in questa fase i consumatori iniziano a familiarizzare con il marchio, acquisendo una conoscenza superficiale del brand e dei suoi prodotti;
- brand recall: a questo punto, i consumatori si ricordano del brand e inizieranno a riconoscerlo e a considerarlo senza la necessità di stimoli esterni;
- top of mind: l’apice della piramide si esprime con la preferenza totale da parte dei consumatori. I clienti non solo riconoscono e ricordano il brand, ma ormai lo considerano come la loro prima scelta.
Questa piramide non è solo un modello teorico, ma è un ottimo strumento pratico che permette all’azienda di capire come viene percepita dai consumatori e quali strategie possono implementare per migliorare la propria brand awareness.
Brand awareness e brand recognition: le differenze
Quando si parla di notorietà di un brand, due termini emergono spesso: brand awareness e brand recognition. Sebbene strettamente legati, rappresentano due aspetti distinti di una stessa strategia di branding, ciascuno con un ruolo cruciale nel percorso che porta il consumatore a scegliere un marchio rispetto a quello di un competitor.
Con brand awareness si intende quanto un consumatore conosce l’esistenza e le caratteristiche di un marchio. Non è semplicemente il “riconoscere” un logo o un nome, ma comprende una consapevolezza più profonda legata ai valori, alla mission e alla promessa che il brand rappresenta.
La brand recognition, invece, si focalizza sulla capacità del consumatore di identificare visivamente o uditivamente un marchio. Elementi distintivi come il logo, lo slogan, i colori aziendali e persino un particolare tono di voce giocano un ruolo centrale.
Se la brand recognition è il biglietto da visita del tuo brand, la brand awareness è la conversazione che segue. La prima cattura l’attenzione, ma è la seconda che consolida la relazione. Solo quando entrambe lavorano in sinergia, un marchio può trasformarsi in una forza competitiva nel mercato.
Trust e loyalty: perché sono così importanti
In questo panorama così ricco di scelte, cosa spinge un consumatore a tornare sempre dallo stesso brand? La risposta risiede in due fondamenta imprescindibili: la fiducia (trust) e la lealtà (loyalty). La fiducia sta alla base di ogni comportamento d’acquisto del consumatore: secondo alcuni studi, infatti, il 67% dei consumatori europei[1] ha dichiarato di scegliere brand di cui condividono i valori e di cui si fidano.
La lealtà, invece, va oltre il semplice riacquisto di un prodotto. Nel 2025, i brand vincenti saranno quelli che sapranno trasformare i clienti in veri e propri ambassador. Come? Attraverso esperienze personalizzate che risuonino con i bisogni e le necessità dei consumatori.
Anche se può sembrare scontato, la sinergia tra questi due elementi è fondamentale. Infatti, un brand per mantenere alto il suo livello di fedeltà dei consumatori deve trasmettere nei suoi servizi, nei suoi prodotti e soprattutto nella sua comunicazione, online e offline, coerenza, autorevolezza e qualità.
Strategia di brand awareness: migliorare la brand reputation
Anche se spesso confusi, brand awareness e brand reputation sono concetti distinti ma strettamente collegati. Il grado di notorietà del marchio, infatti, è altamente influenzato dalla brand reputation online, ovvero come l’azienda viene percepita dai consumatori. Secondo una ricerca online effettuata da TrustPilot[2], il 90% dei consumatori online ha scelto di non acquistare da un determinato marchio a causa della sua pessima brand reputation.
Proprio per questo motivo, migliorare la web reputation di un brand è un passo fondamentale per aumentare la notorietà del marchio: una reputazione positiva non solo attira nuovi clienti, ma rinforza anche la fedeltà di quelli già esistenti. Ad esempio, aziende con una buona reputazione online hanno maggiori probabilità di beneficiare del passaparola positivo e di ottenere recensioni favorevoli, fattori cruciali per aumentare la visibilità.
Per migliorare la brand awareness in modo efficace, è essenziale integrare diverse strategie che influenzano positivamente la reputazione online dell’azienda, e tra queste un ruolo chiave è svolto dalle Digital PR. Questo approccio permette di costruire e consolidare un’immagine online autorevole, aumentando la visibilità e l’affidabilità del marchio attraverso la diffusione mirata di contenuti esterni e la gestione delle relazioni con i media.
Le Digital PR e le tecniche per aumentare la brand awareness
Nel 2025, il concetto di brand awareness non riguarderà solo l’essere notati: si tratta di diventare indimenticabili. E per farlo, non basta una comunicazione generica. Serve una strategia precisa, basata su dati, autenticità e una profonda connessione con il pubblico. Ecco perché le Digital PR si confermano strumenti indispensabili per amplificare la visibilità di un marchio e posizionarlo come leader nel proprio settore.
Il ruolo delle Digital PR
Le Digital PR possono essere definite come un insieme di strategie e strumenti utilizzati per migliorare e aumentare la web reputation e la presenza online di un marchio. Non si tratta solo di aumentare la visibilità, ma di generare fiducia e autorevolezza, rendendo il marchio un punto di riferimento nel settore.
Un investimento mirato nelle Digital PR può portare un brand alla ribalta permettendo di raggiungere un pubblico ampio in tempi rapidi. Le Digital PR, però, non possono funzionare da sole: devono essere integrate con altre strategie come la SEO, per esempio, che grazie all’ottimizzazione dei contenuti non solo aumenta la visibilità, ma garantisce anche che il brand venga trovato dalle persone giuste, nel momento giusto.
Profilo backlink autorevole
Un profilo backlink autorevole è uno dei fondamenti delle Digital PR, ed è determinante per costruire una rete di fiducia attorno al brand. I backlink rappresentano delle vere e proprie “raccomandazioni digitali”: link esterni provenienti da fonti riconosciute indicano ai motori di ricerca e al pubblico che il marchio merita attenzione e fiducia. Questo non solo migliora il posizionamento organico nei risultati di ricerca, ma allinea il brand a fonti rispettabili, consolidandone la web reputation.
Pensate a un’azienda nel settore del wellness che riceve backlink da riviste specializzate. Questo non solo trasmette credibilità, ma crea anche un senso di appartenenza e competenza agli occhi del pubblico e della comunità di settore. Ma come si costruisce un profilo backlink naturale ed efficace?
Costruire un profilo backlink di valore richiede cura e precisione: è fondamentale collaborare con fonti di alta qualità e pertinenti, evitando link superflui o poco coerenti che non apportano alcun beneficio alla SEO.
Guest post
Un’altra strategia delle Digital PR è la creazione di guest post, ovvero articoli e contenuti esterni. Pubblicare contenuti su piattaforme e blog rilevanti e autorevoli permette al brand di raggiungere nuovi segmenti di pubblico e di consolidare la propria autorità.
In questo modo, non solo si ottiene maggior visibilità ma si instaura un dialogo di valore con i lettori che riconosco nell’azienda una fonte affidabile.
Link building
La link building è una tecnica utilizzata nelle Digital PR per scegliere quali connessioni, o link, possono portare il brand direttamente davanti agli occhi di chi conta davvero. Una link building efficace non si limita a portare traffico al sito; essa lavora come un potente fattore di posizionamento, aumentando la probabilità che il brand venga selezionato e apprezzato dai motori di ricerca.
Di conseguenza, per un brand che punta ad essere un leader di settore, i link devono provenire da fonti autorevoli che trattino argomenti correlati. Questa tecnica, se ben pianificata, è in grado di rafforzare la web reputation e l’immagine del marchio come una scelta preferenziale nella mente del consumatore.
SEO
Se il profilo di backlink e i guest post lavorano per costruire autorevolezza esterna, la SEO assicura che questa visibilità sia massimizzata internamente. La chiave del successo sarà l’adozione del principio EEAT (Expertise, Experience, Authoritativeness, Trustworthiness), che Google utilizza per valutare la qualità di un sito.
Questo significa che ogni pagina deve trasmettere competenza, fornire esperienze dirette e autentiche, dimostrare autorevolezza e generare fiducia. Un contenuto ben scritto e pertinente, accompagnato da un’interfaccia intuitiva e tempi di caricamento rapidi, sarà il biglietto da visita del brand.
Inoltre, la SEO semantica giocherà un ruolo sempre più centrale. I motori di ricerca stanno diventando capaci di interpretare il contesto, andando oltre il mero testo per comprendere le relazioni tra concetti e intenti. Per questo, creare contenuti esaustivi, capaci di rispondere a domande complesse o di approfondire argomenti in modo unico, non sarà solo una scelta, ma una necessità.
Local SEO
Non dimentichiamo le piccole e medie imprese: anche loro possono trarre enorme vantaggio da una forte brand awareness e reputazione. La local SEO è una strategia chiave per emergere nel mercato locale. Le ricerche come “miglior ristorante vicino a me” dimostrano che gli utenti cercano risposte concrete. Ogni backlink locale è un voto di fiducia da parte di una fonte credibile, che rafforza l’autorità del brand e la sua connessione con la comunità.
Le piccole aziende possono utilizzare strategie di local SEO per ottimizzare la loro presenza online, rendendo più facile per i consumatori trovarle.
Il futuro della brand awareness: le prospettive per il 2025
Nel 2025, la brand awareness non sarà più solo una questione di visibilità o riconoscimento, ma un insieme complesso di valori, esperienze e connessioni che i consumatori sceglieranno consapevolmente di abbracciare.
I brand che emergeranno saranno quelli capaci di interpretare i cambiamenti culturali e tecnologici, anticipandoli con autenticità e visione strategica. La parola chiave sarà purpose: un marchio dovrà rappresentare non solo un prodotto o un servizio, ma un’idea, un’aspirazione, un impatto positivo nel mondo.
I consumatori, sempre più sensibili ai temi etici e ambientali, premieranno i brand che dimostreranno coerenza tra le loro promesse e le loro azioni, rendendo la sostenibilità, la trasparenza e l’impegno sociale elementi imprescindibili di ogni strategia di comunicazione.
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Non aspettare oltre: se desideri ottenere una visibilità duratura e costruire una solida presenza online, una strategia di Digital PR è la chiave per raggiungere i tuoi obiettivi di crescita e successo.
Strategie di Brand Awareness – Domande frequenti
Che cos’è la brand awareness e perché è importante per un’azienda?
La brand awareness è la capacità di un marchio di essere riconosciuto e ricordato dai consumatori. Non si tratta solo di visibilità, ma di diventare sinonimo di valori, emozioni e fiducia. Una forte brand awareness aumenta la probabilità che un cliente scelga proprio quel brand durante il processo decisionale.
Qual è la differenza tra brand awareness e brand recognition?
La brand awareness riguarda la consapevolezza generale di un marchio, inclusi valori e messaggi. La brand recognition, invece, è la capacità di identificare un brand attraverso elementi visivi o sonori, come logo e slogan. Entrambe sono fondamentali: una cattura l’attenzione, l’altra costruisce relazione e fiducia.
Come si misura la brand awareness?
Uno dei modelli più utilizzati è la piramide di Aaker, che classifica la notorietà del brand in quattro livelli: ignoto, riconoscimento, richiamo e top of mind. Questo strumento aiuta a valutare il grado di familiarità e preferenza che il pubblico ha nei confronti del marchio.
Quali sono le strategie più efficaci per aumentare la brand awareness?
Le strategie più efficaci includono Digital PR, content marketing, SEO, campagne social mirate e collaborazioni con influencer. È fondamentale creare contenuti autentici, ottenere backlink da fonti autorevoli e comunicare in modo coerente sui vari canali per ispirare fiducia e autorevolezza.
Che ruolo hanno le Digital PR nella costruzione della brand awareness?
Le Digital PR servono a rafforzare la reputazione online e a posizionare il brand come punto di riferimento nel settore. Attraverso articoli, interviste, guest post e link building, permettono di ottenere visibilità presso un pubblico qualificato e aumentare l’autorevolezza percepita sia dai consumatori che dai motori di ricerca.
Come migliorare la brand reputation per aumentare la brand awareness?
Per migliorare la brand reputation è essenziale monitorare le recensioni, creare contenuti di valore, ottenere citazioni da fonti affidabili e rispondere in modo professionale alle critiche. Una reputazione online positiva rafforza la fiducia e genera passaparola, due fattori determinanti per la notorietà del brand.
Quali saranno le tendenze della brand awareness nel 2025?
Nel 2025, i consumatori sceglieranno marchi che incarnano valori etici, sostenibilità e trasparenza. I brand dovranno puntare su autenticità, connessione emotiva e impatto sociale. La brand awareness sarà il risultato di un’identità forte, coerente e orientata al purpose.
Cos’è il brand building e perché è fondamentale per il successo di un’azienda?
Il brand building è il processo strategico di costruzione, rafforzamento e gestione dell’identità di un marchio. Comprende tutti gli elementi che contribuiscono a renderlo riconoscibile, affidabile e coerente: logo, valori, tono di voce, comunicazione e presenza online. Un brand ben costruito aumenta la fiducia, migliora la brand awareness e crea una connessione duratura con il pubblico, diventando un vero asset competitivo.
Come creare un brand da zero e farlo crescere nel tempo?
Per creare un brand da zero serve una visione chiara, una mission autentica e una strategia coerente. Si parte definendo il target, i valori e la proposta di valore unica (UVP), per poi sviluppare naming, identità visiva e tono di voce. Successivamente, è fondamentale attivare canali di comunicazione, presidiare il web con contenuti di qualità e lavorare su brand awareness, reputazione e trust. Solo così un nuovo brand può crescere in autorevolezza e diventare memorabile.
Fonti
[1] Environics Research “Social Values Global Consumer Themes (Valori sociali, temi dei consumatori globali)”, Stati Uniti, Regno Unito, Spagna, Francia, Germania, Italia
[2] https://reputationup.com/wp-content/uploads/2023/12/The_Value_of_a_Trustworthy_Brand_Rep_US.pdf